Leadership nel 2025 – 3 sfide e come affrontarle

Un sondaggio condotto su circa 1.500 professionisti delle risorse umane ha classificato lo sviluppo manageriale come la priorità numero uno per il nuovo anno. Accelerazione digitale, modelli di lavoro alternativi, incertezza economica: il futuro del lavoro è una crasi tra sfide e opportunità. I leader di domani sono davvero pronti? Quali sfide dovranno affrontare?
Ecco la nostra interpretazione delle principali tendenze che costringono la leadership a evolversi e diversi consigli pratici per aiutarti a adattarti a questi cambiamenti nel corso dell'anno.
1. L'accelerazione digitale sta dettando il ritmo.
Dopo anni di stagnazione dei livelli di produttività, questo è un momento entusiasmante.
L'ultimo AI Jobs Barometer di PwC ha evidenziato come i settori con un'elevata esposizione all'IA stiano raggiungendo un tasso di crescita della produttività del lavoro cinque volte superiore rispetto ai mercati con tassi di esposizione inferiori.
Chi sarà in grado di cogliere le opportunità offerte dall'innovazione tecnologica verrà premiato. Tuttavia, i leader si trovano in una posizione difficile: devono prendere decisioni complesse rispetto a tecnologie e modelli operativi innovativi, cercando di diversificare le proprie competenze e conoscenze per valutare l’impatto sul breve e lungo periodo, oltre che il ritorno sugli investimenti.
Come prepararsi per un futuro tech-first.
La maggior parte dei leader non sono nativi digitali. Sono ottimi strateghi, sanno gestire le persone e ottenere il meglio dal loro team. Tuttavia, dato che la tecnologia sta diventando un elemento chiave, i leader devono imparare a integrare perfettamente l'intelligenza umana e quella artificiale.
Come sostiene James Milligan, Global Head of Technology, Engineering and Contracting di Hays: “Se non abbraccerai le nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, resterai indietro”.
La conoscenza è potere, quindi il nostro consiglio principale è quello di dedicare del tempo aggiornandoti sugli ultimi sviluppi di tecnologie come l'IA generativa. Satya Nadella, CEO di Microsoft, consiglia di “imparare tutto” anziché “sapere tutto”: assicurati di avere una buona conoscenza dell'IA, ma anche di sentirti a tuo agio nel non avere sempre la risposta giusta. Questo favorisce l'innovazione, la fiducia e l'apprendimento condiviso.
In mezzo a un'agenda fitta di impegni, può essere difficile trovare il tempo per imparare qualcosa di nuovo. Per Jerrell Moore, Chief Human Resources Officer di Cadence Bank, si tratta di individuare il giusto equilibrio tra crescita personale e aziendale: “In molte aziende vedo due percorsi diversi: uno per la leadership e l'altro per i dipendenti. Per i leader, l'apprendimento può sembrare un lavoro in più ma, se è allineato con gli obiettivi dell’azienda, sono più propenso a dedicargli del tempo”.
2. Il mondo del lavoro è più frammentato che mai.
Il dibattito sul rientro in ufficio continua, con Amazon e JP Morgan che hanno imposto ai dipendenti un rientro in ufficio full-time nel primo trimestre del 2025.
Non sono molti i dipendenti ancora disposti a cedere la flessibilità conquistata con tanta fatica. Secondo la Hays Italia Salary Guide 2025, il 42% dei professionisti ritiene il lavoro da remoto il fattore più importante oltre lo stipendio quando prendono in considerazione un nuovo lavoro. Questo mette molti leader in una posizione poco invidiabile: dovranno fare il possibile per coniugare il volere dell'azienda e le preferenze dei dipendenti.
Il tema della posizione da cui lavoriamo diventerà una sfida ancora più complessa nei prossimi anni: di fronte alla carenza di talenti e alle pressioni sui costi, le organizzazioni stanno esplorando sempre più spesso le opportunità di esternalizzare e delocalizzare intere funzioni aziendali.
Preparati all'evoluzione delle dinamiche di team.
Molte aziende sentono la pressione dei leader del settore che stanno cambiando la loro tabella di marcia a favore del rientro in ufficio full time. L'incertezza genera ansia, quindi è importante definire la propria strategia con uno scopo ben preciso. Per John Dore (Programme Director della London Business School), un approccio wait-and-see da parte dei leader, rimandando il problema all'indomani, potrebbe rendere un disservizio alle loro organizzazioni.
Tuttavia, prendere una decisione affrettata potrebbe essere tanto dannoso quanto non prenderla affatto. Il nostro consiglio? Adatta il tuo approccio alle specifiche necessità della tua azienda e del tuo team.
Se, per esempio, stai cercando personale con competenze informatiche specialistiche, per i lavoratori che sono caregiver o genitori e talenti precedentemente sottovalutati (come i candidati neurodivergenti) è probabile che tu debba essere più flessibile nella tua proposta.
Nella nostra classifica dei 10 ruoli più richiesti nel settore IT, la flessibilità e l'equilibrio tra lavoro e vita privata occupano costantemente il primo posto per i dipendenti. Sebbene la retribuzione e l'innovazione tecnologica siano importanti, le persone che ricoprono ruoli molto richiesti, tra cui Data Engineer, Business Analyst e Java Developer sono tutti alla ricerca di un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.
Assicurati che la tua proposta corrisponda alle richieste dei talenti che stai cercando di portare a bordo.
3. È in arrivo un'altra “grande dimissione”.
Un numero sempre maggiore di persone in Europa sta pensando di lasciare il proprio posto di lavoro, come è già successo nel 2022. Le pressioni sui leader per l’abbattimento dei costi per i dipendenti si trasformano in carichi di lavoro maggiori, stanchezza e stipendi che non crescono.
Ecco qualche testimonianza:
- Secondo Mental Health UK, quasi un terzo dei lavoratori del Regno Unito di età compresa tra i 18 e i 24 anni si assenterà per motivi di stress nel 2024.
- Negli Stati Uniti, il 68% dei millennial ha lasciato il lavoro per motivi legati alla salute mentale negli ultimi 12 mesi.
- A livello globale, si stima che ogni anno si perdano 12 miliardi di giorni lavorativi a causa di depressione e ansia.
Il livello di stanchezza delle persone che compongono il tuo team è probabilmente molto alto, viste le sfide affrontate negli ultimi anni. In quanto leader, guarderai al 2025 con la speranza di implementare nuove tecnologie, nuove strutture di team e nuovi processi per portare a termine il lavoro in modo più efficace.
Come è possibile trattenere i migliori talenti e, al contempo, far crescere la tua azienda?
Come prepararsi a un possibile esodo.
Non puoi vincere la “guerra dei talenti” se perdi le persone migliori.
La continua incertezza economica aggiunge un'ulteriore sfida: i budget limitati non sempre consentono di aumentare gli stipendi come incentivo a rimanere in azienda.
Bisogna definire nuove strategie di crescita e fidelizzazione dei dipendenti che favoriscano la salute, il successo e la stabilità del team. Queste strategie devono essere adattate alla tua organizzazione (come illustrato in questo articolo), ma le basi devono includere:
- Opportunità di crescita professionale. Lo sviluppo della carriera è uno dei principali fattori alla base di molte dimissioni: quasi il 70% dichiara che la mancanza di sviluppo professionale è il motivo per cui ha lasciato l'azienda. Devi dimostrare che le aspirazioni dei tuoi talenti sono interessanti per la tua organizzazione.
- Attenzione al benessere. Come spiega Randall S. Peterson, se un tempo eravamo in grado di capire se qualcuno fosse in difficoltà, ora dobbiamo affidarci a ciò che le persone scelgono di mostrarci, spesso attraverso uno schermo. Considerando l'aumento vertiginoso dei tassi di burnout e di stress dei dipendenti, i tuoi sforzi per il benessere devono andare oltre l’organizzazione di eventi e il cibo gratis.
La leadership sta perdendo la sua attrattiva?
L' innovazione digitale, la frammentazione della forza lavoro e le “grandi dimissioni” incombenti sono solo la punta dell'iceberg.
I CHRO hanno il compito di garantire continuità in un momento in cui le ambizioni dei talenti sono in continuo cambiamento. I dati rilevati nella Hays Italia Salary Guide 2025 dimostrano che la generazione Z è più incentrata sulla crescita personale e sull’equilibrio tra lavoro e vita privata; le persone della generazione Z preferiscono produrre risultati concreti nel lavoro di tutti i giorni piuttosto che scalare la gerarchia organizzativa.
Per i CFO, il passaggio all'obbligo di rendicontazione e certificazione della sostenibilità si sta rivelando complesso. Quest'anno entrerà in vigore il mandato digitale per la rendicontazione previsto dalla Corporate Sustainability Reporting Directive, che prevede la creazione di un formato digitale standardizzato per consentire un controllo e un confronto più semplice tra le aziende.
Le sfide che i leader dovranno affrontare quest'anno dimostrano che lo stile di leadership “command and control” è finito. Nel 2025 i leader dovranno praticare l'ascolto attivo e l'apprendimento, mostrare empatia, crare fiducia, motivare e coinvolgere le persone.
Le buone organizzazioni si basano sulle azioni dei buoni leader. Fai la differenza con il nostro sostegno.
Scopri altri consigli per la leadership qui:
- Stop typing, start talking: come ottimizzare la comunicazione al lavoro
- Il tuo top performer se ne va, e ora?
- Come puoi assumere persone che rispecchiano i valori del tuo brand?
Autore
Nigel Kirkham
CEO di Enterprise Solutions, Hays
Nigel Kirkham ha trascorso gli ultimi trent'anni a guidare la crescita di importanti aziende globali. È un Chief Growth Officer forte e innovativo, con un background da Big 6 Consulting Partner e un'esperienza in BPO e outsourcing su larga scala. Una miscela di forte intuito per il business e di esperienza operativa C-level gli ha permesso di ottenere un'elevata crescita dei ricavi e un'espansione di business.
Le sue esperienze più recenti includono TMF Group, l'azienda globale di servizi finanziari dove ha fatto parte dell'ExCo in qualità di Chief Client Officer; Avanade, la JV tra Accenture e Microsoft, un gigante tecnologico globale e il più grande implementatore di tecnologia Microsoft al mondo, dove ha ricoperto il ruolo di Global Head of Sales; CSC (Computer Science Corporation), il gigante tecnologico (ora DXC Technology), dove ha gestito diversi settori verticali, tra cui servizi finanziari, vendita al dettaglio e beni di consumo, trasporti e tecnologia.
In passato, ha diretto l'attività di consulenza di Xansa negli Stati Uniti, con sede a New York. Inoltre, ha trascorso 12 anni in KPMG Management Consulting, gli ultimi 5 come Partner di KPMG Consulting nel Regno Unito. In questo ruolo ha trascorso anche 4 anni in Medio Oriente, creando e gestendo l'attività di KPMG con sede ad Abu Dhabi.
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