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8 domande insidiose durante un colloquio: ecco come rispondere

Sei stato invitato a sostenere un colloquio per il lavoro dei tuoi sogni e vuoi prepararti al meglio. Hai già pensato alle domande più probabili che ti potrebbero essere rivolte (come "Perché vuoi lavorare qui?" o "Che cosa ti ha attratto di questo ruolo?") e hai diligentemente preparato le tue risposte. Ma sei pronto a far fronte anche alle domande più insidiose del colloquio?

Abbiamo notato che molti candidati vengono colti alla sprovvista, perché non hanno una risposta soddisfacente. Allora, quali possono essere le domande più insidiose durante un colloquio? Perché vengono poste? E come dovresti rispondere?

1. Parlami di te

Questa è probabilmente una delle prime domande che vengono rivolte e la risposta data può determinare l’andamento del resto del colloquio. A causa della sua natura vaga, si potrebbe parlare di tutto e niente - o il candidato racconta l'intera storia della sua vita o semplicemente indica il ruolo ricoperto e l’azienda attuale in cui lavora.

Facendo questa domanda, il recruiter vuole davvero sapere come sei arrivato dove sei, quanto potresti essere adatto al ruolo ed all'azienda in questione e che cosa ti contraddistingue dagli altri candidati. Pertanto, il mio consiglio è quello di raccontare la tua storia fino a quel momento, concentrandoti però sul valore aggiunto che potresti apportare in questa opportunità.

Ad esempio, se sei un Marketing Manager di un'azienda di stampo nazionale e stai sostenendo un colloquio per una posizione in un'azienda internazionale, potresti seguire lo schema sottostante e fornire questo tipo di risposta:

  • Inizia la tua risposta indicando ciò che della tua professione ti appassiona maggiormente

"Dopo aver completato un corso di Marketing Management come parte della mia laurea in economia, ho capito che questo era un campo in cui eccellevo e che mi appassionava".

  • Collegalo ad una panoramica della tua storia professionale sino a quel momento percorsa

"Da allora ho applicato le conoscenze apprese all’interno di diversi ruoli in ambito Marketing, sviluppando nuove competenze, facendo progressi nella mia carriera e raggiungendo la mia attuale posizione di Marketing Manager presso l’azienda X".

  • Concludi la tua storia indicando il motivo per cui ti trovi lì

"Ora vorrei ampliare le mie capacità all'interno di un ruolo in ambito internazionale globale che mi possa offrire un ampio margine di crescita continua, ecco perché mi sono candidato per questa opportunità".

Seguendo la struttura qui sopra puoi trovare il giusto equilibrio nella narrazione e arrivare dritto al punto, spiegando il motivo per cui pensi di essere la persona giusta per quel lavoro.

2. Puoi raccontarmi una volta in cui hai implementato con successo un'idea innovativa?

Questa domanda non è da sottovalutare. Le aziende stanno diventando sempre più consapevoli del fatto che per sopravvivere agli ultimi cambiamenti digitali, politici e del mercato in generale avranno bisogno di “collaboratori con idee" innovative in grado di prevenirli. Il nostro CEO ed influencer di LinkedIn, Alistair Cox, spiega l'importanza dell’assumere professionisti con una mentalità innovativa in uno dei suoi blog e sottolinea come "in Hays consentiamo al nostro personale di agire 'come un proprietario', incoraggiando i dipendenti a presentare le proprie idee”.

Pertanto, prova a pensare a quella volta in cui non solo ti è venuta una buona idea, ma anche un'idea innovativa, reattiva e che avrebbe portato ad un ottimo risultato. Utilizza la tecnica "STAR" per esporre la tua risposta, in modo che l’attenzione non si perda durante la narrazione, ad esempio:

  • S (situation) – descrivi lo scenario

“Ero un Marketing Manager per una piccola azienda di sicurezza informatica. Una mattina ho letto una notizia di cronaca circa una nuova legge sulla protezione dei dati che doveva essere attuata nei mesi seguenti e che interessava il settore sanitario. Questa legge prevedeva che tutte le cartelle cliniche avessero un certo livello di crittografia, con sanzioni in caso di non ottemperanza. L'azienda in cui ho lavorato vendeva un prodotto leader di mercato per la crittografia dei file secondo gli standard più elevati".

  • T (task) - illustra il tuo compito ed il tuo coinvolgimento

"Ho visto questa occasione come un'opportunità per anticipare i tempi e mettere insieme una campagna di marketing che promuovesse questo prodotto nel settore sanitario".

  • A (action) - racconta quel che hai fatto (o in questo caso l'idea)

“Ho fatto in modo di assicurarmi un budget dedicato per investire in dati di qualità del settore sanitario, affinché i nostri operatori di telemarketing potessero effettuare cold call. Ho anche creato un modello di e-mail di follow-up con un collegamento a webinar di prodotti on-demand, che i venditori di telemarketing avrebbero potuto inviare a seguito di una telefonata marketing".

  • R (result) - mostra i risultati

"Di conseguenza le visualizzazioni dei webinar sui prodotti sono aumentate del X% quella settimana. La mia azienda si è assicurata X incontri con X responsabili dell'approvvigionamento IT per il settore sanitario e ha concluso X (quantità) accordi prima ancora che questa nuova legge entrasse in vigore".

3. Come ti assicuri che le tue competenze siano aggiornate e pertinenti?

Questa domanda ha un obiettivo simile alla precedente. Il selezionatore non solo vuole capire se hai un vivo interesse o passione in quel settore, ma vuole anche sapere se sei una persona costantemente desiderosa di imparare e di crescere all'interno del tuo ruolo.

Riesci a pensare a programmi di formazione che hai intrapreso per sviluppare le tue competenze ed il tuo set di abilità? Qualche materiale didattico interessante? Alcune delle migliori risposte che ho sentito durante colloqui per ruoli in Hays menzionavano alcuni contenuti stilati da esperti che erano stati letti ed apprezzati dai candidati. Potresti anche citare podcast, comunicati stampa o libri.

4. Puoi raccontarci un episodio in cui hai fallito?

La parola "fallire" in genere mette i candidati sulla difensiva, il che è comprensibile. Tuttavia, la cosa peggiore che puoi dire in questa situazione è che non hai mai fallito. Ricorda che ponendoti questa domanda il selezionatore non sta cercando di metterti in difficoltà. Sa bene che anche i candidati più diligenti e promettenti possono aver subito battute d'arresto. Vuole sapere come le hai superate e cosa hai imparato.

Il tuo fallimento non deve per forza essere un episodio estremamente tragico. Potresti menzionare un momento in cui hai semplicemente dimenticato una scadenza o in cui non hai soddisfatto uno dei tuoi Key Performance Indicators. Quando rispondi a questa domanda dipingi un quadro chiaro di dove hai sbagliato, spiega che cosa hai imparato da quell’errore e che cosa avresti fatto diversamente. Per esempio:

“Quando ero Marketing Manager presso la società X mi è stato affidato il compito di coordinare il lancio della nostra prima rivista aziendale. La data di lancio era stata decisa; tuttavia, ho sottovalutato quanto tempo ci sarebbe voluto per raccogliere contenuti editoriali. Pertanto la pubblicazione è stata lanciata con due giorni di ritardo. Sebbene la rivista sia stata ben accolta, i nostri clienti si aspettavano di ricevere la loro copia prima di quanto hanno fatto. Da questo, ho imparato a prendermi più tempo per lavorare con collaboratori esterni e a tenere molto margine quando decido le date di lancio”.

5. Descrivi il tuo lavoro ideale

Questo non è un trucco per verificare se hai letto correttamente l’annuncio di lavoro. Il selezionatore ti avrà posto questa domanda per determinare se saresti effettivamente felice in quel ruolo, se potresti rimanere e crescere in azienda.

Quando prepari la risposta pensa a quali responsabilità principali vorresti avere nel tuo lavoro ideale e a come applicheresti le tue competenze ad esse. Ora rifletti su come tutto ciò può essere collegato al ruolo per cui stai sostenendo il colloquio ed evidenzia ciò che stai cercando, ciò che puoi offrire ed il perché saresti un’ottima risorsa per quella azienda. Per esempio:

"Il mio lavoro ideale sarebbe un ruolo di Marketing Manager con diversi collaboratori diretti ed un mandato internazionale, all'interno di un'organizzazione lungimirante e comunicativa, dove ci sono opportunità di sviluppo e lavoro all'estero".

6. Come ti descriverebbero i tuoi amici?

Questa è una domanda molto frequente nei colloqui e, ponendola, il selezionatore cercherà di determinare:

  • se la tua personalità si adatta al ruolo
  • se la tua personalità si adatta al team ed all’azienda

Cominciamo con il definire quanto i tratti della tua personalità si adattano bene al ruolo in questione. Che tipo di caratteristiche personali sarebbero utili? Ad esempio, potresti sostenere un colloquio per un ruolo nelle vendite ed i tuoi amici ti descrivono come una persona amichevole e come un buon ascoltatore. Pertanto dimostreresti la tua capacità di costruire rapporti con le persone, compresi i clienti potenziali ed esistenti. Per esempio:

“I miei amici e la mia famiglia mi descrivono come una persona amichevole e come un buon ascoltatore. Ho scoperto che queste qualità possono ben adattarsi in un ruolo nelle vendite, soprattutto quando si crea un rapporto con i clienti e si definiscono le loro esigenze aziendali".

In questo senso, incoraggiamo anche i nostri clienti a valutare l'adattamento della personalità; perché spesso è il motivo principale per cui una nuova assunzione non funziona. Ancora una volta, è nel tuo interesse essere onesto nel rispondere. Non pensare solo ai tratti che si riferiscono alla descrizione del lavoro, pensa a come effettivamente i tuoi amici ti descriverebbero. Questo indicherà al selezionatore quanto potresti andare d'accordo con i tuoi potenziali futuri colleghi.

7. Quale stipendio stai cercando?

Il tuo interlocutore dovrebbe conoscere gli standard salariali del settore per il tuo ruolo e per il tuo livello di esperienza. Assicurati di ciò e, in caso contrario, dai un'occhiata alle nostre salary guides.

Avere queste informazioni ti consentirà di rispondere a tale domanda con molta più convinzione e ti metterà in una posizione migliore senza per forza dover negoziare. Se sei ancora nelle prime fasi del processo di selezione e non te la senti di senti ancora di parlare di stipendio, puoi sempre dire che preferisci capire meglio l'azienda ed il ruolo prima di discutere della retribuzione.

8. Hai qualche domanda per me?

Infine, questa è la tua occasione per concludere l’incontro in bellezza dimostrando un reale interesse per il ruolo. Alcuni candidati commettono l'errore di porsi delle domande nella loro mente e di non ascoltare le risposte ad esse già trattate durante il colloquio. Pertanto, alla fine porranno interrogativi a cui è già stata data una risposta e l’interlocutore penserà che non essi stavano ascoltando.

Presta attenzione alla conversazione e tieniti una serie di domande nella manica. Dovresti anche cercare di mantenere una mente aperta per eventuali nuovi interrogativi che potrebbero sorgere durante il colloquio, derivanti da uno qualsiasi degli argomenti trattati dal selezionatore.

Ponendo queste domande durante il colloquio, il responsabile della selezione sta cercando di valutarti più a fondo come persona e come potenziale nuovo collaboratore - che si tratti della personalità, dello spirito innovativo o della capacità di resistenza. Spero che i consigli qui sopra ti diano maggiore chiarezza del motivo per cui il selezionatore potrebbe farti determinate domande e, soprattutto, come fornire risposte valide, oneste e ben articolate che ti facciano risaltare in mezzo agli altri candidati.

 
 

Autore:

Robby Vanuxem
Managing Director - Hays Belgium

Robby Vanuxem è Managing Director di Hays Belgio. Robby Vanuxem ha oltre 20 anni di esperienza nel settore, di cui più di 15 in Hays. Ha iniziato nel 2000 nel mondo delle Risorse Umane, passando dal ruolo di consulente a quello di Business Director per poi diventare Regional Director, fino a raggiungere la posizione di Managing Director nel 2015.

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