Mercato del lavoro: congedi e flessibilità ancora insufficienti. Il peso della famiglia resta sulle spalle delle donne.
Come evidenziato anche dal recente rapporto dell’INPS, le donne continuano a occuparsi maggiormente dei figli e della famiglia, con un forte impatto sul work-life balance e, spesso, sulla carriera.
Dalla ricerca di Hays Italia emerge che quasi la metà delle professioniste si è trovata in difficoltà nella gestione dell’equilibrio tra lavoro e vita privata nell’ultimo anno, lamentando un livello inadeguato di flessibilità oraria per gestire tutte le responsabilità familiari.
Milano, 5 marzo 2025 – L’ultimo rapporto dell’Inps evidenzia che nel 2023 sono state 263.958 le donne che hanno beneficiato del congedo parentale, per un totale di oltre 14,4 milioni di giornate, contro appena 2,1 milioni degli uomini.
Una fotografia che mostra come oggi la famiglia sia a carico prevalentemente delle donne, con un impatto sull’equilibrio lavoro e vita privata e spesso sulla carriera. Secondo i dati elaborati da HAYS Italia partendo dal report annuale Salary Guide 2025 e divulgato in occasione della Giornata della donna, nell’ultimo anno ben il 47% delle professioniste si è trovata in difficoltà nella gestione dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, soprattutto per attività molto stressanti (49%), lunghi orari di lavoro (37%) e distanza casa-lavoro (29%). Oltre a questi motivi, si segnalano anche la gestione dei figli, i genitori anziani non autosufficienti e le malattie personali o dei partner.
Quasi la metà delle lavoratrici (49%) lamenta un livello inadeguato di flessibilità oraria per gestire tutte le responsabilità familiari, contro il 32% degli uomini, e solo un’azienda su cinque offre misure che vanno oltre a quelle previste dalla legge, tra cui congedi parentali aggiuntivi, più flessibilità oraria rispetto alla media e permessi aggiuntivi per assistenza a figli o genitori, a dimostrazione di come ci sia la necessità di creare una cultura aziendale su queste tematiche.
Nonostante questo, il giudizio non è totalmente negativo: quasi tre quarti delle donne, infatti, riconosce alle aziende un supporto concreto nelle situazioni di "emergenza". Segno di una sensibilità in azienda che inizia a svilupparsi, seppur limitandosi a situazioni straordinarie.
In questo contesto, avere un buon work-life balance è fondamentale soprattutto per le donne, molto più che per i colleghi uomini. Proprio per questo, quando si considera un nuovo lavoro, a parte la retribuzione, se gli uomini mettono ai primi posti il pacchetto benefit e i ruoli e progetti stimolanti, per le donne conta maggiormente lo smart working (51%) e l’ambiente lavorativo (47%). Così come sono molto più sentite le iniziative di conciliazione vita privata-lavoro (per il 35% delle donne, vs 27% degli uomini).
Una differenza, quella tra i generi, ben visibile anche se si considerano i benefit: tra i più apprezzati gli uomini mettono al primo posto l’auto aziendale, mentre le donne indicano nuovamente il lavoro flessibile come priorità (63% vs 44% uomini).
"I dati parlano chiaro: il carico familiare pesa ancora in modo sbilanciato sulle donne, con un impatto diretto sul loro equilibrio tra vita privata e lavoro. Il rendiconto di genere dell’INPS evidenzia la sproporzione tra il numero di ore di congedo godute dalle donne rispetto ai loro partner. Per l’86% delle donne, infatti, i congedi disponibili sono ancora insufficienti, percentuale che diminuisce considerevolmente quando si parla con gli uomini (70%). Questa disparità impatta profondamente sull’equilibrio tra lavoro e vita privata, appesantendo considerevolmente molte professioniste. - afferma Alessio Campi, People & Culture Director di HAYS Italia – Per far fronte a questo fenomeno, è indispensabile che le imprese adottino politiche più inclusive e strutturate, andando oltre gli obblighi normativi per favorire una vera cultura della conciliazione che coinvolga professionisti di tutti i generi. Un cambiamento necessario non solo per il benessere delle persone, ma anche per la competitività delle aziende in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità e alla qualità della vita."