10 consigli per essere un capo da 10 e lode
“Alla base di una buona leadership vi è la conoscenza approfondita del proprio team. Saper ascoltare i propri collaboratori, aiutarli a crescere, non dar mai per scontato la loro disponibilità è essenziale per raggiungere il massimo del risultato con il minimo sforzo. D’altra parte, non è meno importante la capacità di saper gestire tempi e produttività, senza lasciarsi sopraffare dal lavoro e non rinunciando mai alla propria vita privata”.
Ecco quindi 10 pratici consigli per essere un leader “da 10 e lode”:
1. Programmare le proprie attività
2. Condividere l'agenda settimanale con il proprio team
Definire obiettivi a breve termine con i propri collaboratori è utile per avere la situazione sotto controllo e restare sempre aggiornati sugli sviluppi delle attività. Una breve riunione al lunedì con tutto lo staff aiuta a capire anche quali sono le risorse più sovraccariche di lavoro e quali invece possono essere impiegate per nuovi progetti.
3. Organizzare le giornate
Uno dei problemi peggiori per una figura dirigenziale è quello di non avere orari. Scandire la propria giornata con dei ritmi regolari è quindi essenziale per non perdere le buone abitudini ed evitare di lasciarsi sopraffare dagli impegni. Fissare la sveglia tutti i giorni alla stessa ora, consumare i pasti in maniera regolare e non andare troppo tardi a dormire (concedendosi almeno 7 ore di sonno) sono piccoli accorgimenti che possono realmente fare la differenza.4. Sfruttare al massimo la tecnologia
Spesso i device vengono utilizzati solo per un terzo delle loro potenzialità. Lo smartphone, ad esempio, il più delle volte, è usato per effettuare chiamate, leggere mail, condividere foto sui social o scambiarsi messaggi istantanei. Solo in pochi lo sfruttano in maniera intelligente per organizzarsi l’agenda, registrare le spese, memorizzare note vocali o scaricare utili app che semplificano la vita.5. Darsi delle priorità
È sempre bene separare il lavoro più urgente dalle attività che possono essere rimandate ad un secondo momento. Sì, quindi, a controllare la posta elettronica con frequenza regolare, evitando però di rispondere a tutti “a stretto giro”. Le questioni meno urgenti possono essere temporaneamente accantonate per momenti di maggiore tranquillità.6. Imparare a delegare
“Capo” non è sinonimo di “Superman”: la tendenza dei manager è accentrare sulla propria persona tutti gli impegni. Nulla di più errato: un leader deve saper delegare. È giusto monitorare tutte le attività, ma solo dopo averle suddivise all'interno del proprio team.7. Imparare ad ascoltare
I datori di lavoro e i responsabili di team devono imparare a percepire ed ascoltare le esigenze del proprio staff. Ad esempio, prevedere dei meeting periodici one-to-one potrebbe essere un buon metodo per capire se vi sono problemi all’interno del gruppo di lavoro o se i singoli professionisti sono soddisfatti del proprio percorso all’interno dell’azienda.8. Gratificare i propri collaboratori
La gratificazione è il punto di partenza per la costruzione di un team solido e propositivo. Un semplice “grazie” o frasi come “ottimo lavoro, complimenti!” o “mi fido di te!” servono a portare positività nei rapporti interpersonali e a creare un clima produttivo.
9. Concedersi delle pause
Bisogna imparare a non essere i peggiori datori di lavoro di sè stessi, concedendosi delle piccole pause almeno ogni due ore. Una telefonata, un caffè o una breve passeggiata potrebbero rivelarsi essenziali per rinfrescare le idee e ricominciare a lavorare con meno fatica.10. Non rinunciare al weekend
Le eccezioni possono capitare, ma in linea di massima lasciarsi il fine settimana libero permette di ricaricare le pile e affrontare la nuova settimana in maniera più produttiva.
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