Main - Colmare il gap di competenze digitali

Colmare il gap di competenze digitali richiede un pensiero innovativo. Ecco cosa possono fare le aziende

Di recente ho avuto il piacere di organizzare un evento LinkedIn Live con Zahra Bahrololoumi (CEO di Salesforce UK&I), in cui abbiamo discusso dell’attuale gap di competenze digitali e di come le aziende possano utilizzare delle tecniche innovative per trovare soluzioni e far fronte a tale mancanza. È possibile rivedere quella sessione di "CEO Chats" qui.

Negli ultimi due anni il mondo è cambiato in modo significativo. La pandemia di Covid-19 ha giocato un ruolo fondamentale in questo ed è improbabile che il mercato del lavoro possa tornare alla "normalità". La trasformazione digitale è aumentata ad un ritmo sorprendente. In tutta la mia carriera professionale posso dire di non aver mai assistito a così molteplici trasformazioni avvicendarsi così repentinamente. Per i leader aziendali tutto questo può essere fonte di stimolo e di confronto, ma può anche essere molto entusiasmante.

Quello che è emerso da tutto questo cambiamento è la consapevolezza che nel mercato del lavoro attuale non ci sono abbastanza professionisti formati in modo tale da ricoprire i ruoli di oggi e di domani. E questo può rappresentare un grande problema.

Secondo la ricerca di Salesforce e IDC, una persona su sei nel Regno Unito possiede scarse competenze digitali o non le possiede affatto. Considerando il fatto che entro il 2030 nove persone su dieci dovranno acquisire nuove skills per svolgere il proprio lavoro, questo risultato è alquanto preoccupante.

Perciò cosa possono fare le aziende per contribuire a colmare il divario di competenze digitali?

Potenzia l’organico esistente

Se non si possiede nel proprio organico i talenti necessari per ricoprire ruoli digitali, si dovrà provvedere. Come ha detto Zahra: "Cambiamo, miglioriamo e rinnoviamo in modo da essere pronti ad affrontare questo nuovo mondo".

L'idea di riqualificazione e miglioramento non è nuova, ma sta diventando sempre più un imperativo oggigiorno. Come riportato nel report Hays "Pandemic Implications for the World of Work", che è possibile scaricare qui: “I decisori politici e le aziende devono dare la priorità agli investimenti nella formazione, nell'apprendimento permanente e nei programmi di riqualificazione. Tutto ciò contribuirà in qualche modo a sviluppare le competenze dei professionisti, facendo in modo che tali skills rimangano sempre con l'evoluzione della domanda di mercato".

In Hays abbiamo anche sviluppato una piattaforma di apprendimento ad accesso gratuito, denominata Hays Learning, in collaborazione con Go1. È disponibile per tutte le aziende ed è un ottimo strumento per accrescere e migliorare le competenze del proprio team. In questo modo potrai vedere tali nuove skillss entrare a far parte del tuo business.

Anche Salesforce sta aiutando le aziende in questo senso, grazie alla sua piattaforma Trailhead. Utilizzando le loro stesse parole: "Trailhead è un metodo per imparare ad utilizzare le competenze digitali, trasversali e Salesforce così da prepararti a progredire in una carriera di successo".

E funziona. Barclays ha spostato il proprio personale operativo in prima linea in ruoli IT, grazie alla formazione tramite Trailhead. È stata una decisione coraggiosa, ma ha funzionato, dimostrando l'importanza di migliorare le competenze dell’organico esistente.

La responsabilità è anche però del professionista stesso. L'esempio di Barclays non avrebbe funzionato se i dipendenti non fossero stati desiderosi di apprendere nuove competenze tanto quanto l’azienda stessa.

Cambia mentalità e sii flessibile

Non è insolito che le persone pensino di non poter ricoprire un ruolo Tech poiché non hanno conseguito una formazione specifica e perché ritengono di non rispecchiare lo stereotipo di un professionista di quel particolare ambito lavorativo.

Al giorno d’oggi ha ancora senso pensarla così? L’idea del “tecnico” non esiste praticamente più. Non si tratta solo di persone che codificano e creano app. Però, a giudicare dalla mia conversazione con Zahra, tale percezione permane ancora.

Come ha affermato Zahra: “Le aziende dovrebbero rendere accessibili competenze e percorsi di carriera. Sappiamo tutti che le skills digitali saranno vitali tanto quanto la lettura e la scrittura. Ciò significa che devono essere disponibili per tutti, ma non tutti riescono ad intravedere un percorso per raggiungerle. Più le aziende saranno in grado di rendere l'apprendimento semplice, flessibile e divertente, più coinvolgeremo le persone".

Le skills digitali possono diventare un lasciapassare per numerosi opportunità professionali. Salesforce ha registrato un aumento del 50% dei moduli di marketing su Trailhead nel 2021, mentre Jacky Carter (Customer Experience Director di Hays) ha precedentemente si è espressa sull’ambito HR Tech. Esistono tanti ruoli in numerosi diversi settori che i team di un’azienda possono studiare, ma i leader devono assicurarsi che questi ne siano consapevoli e che abbiano la possibilità di accedervi.

Recluta personale da gruppi di talenti inaspettati

Il talento inaspettato, definibile anche come talento “non sfruttato” o “sottoutilizzato”, si riferisce a gruppi di professionisti che spesso hanno più difficoltà a trovare opportunità sul posto di lavoro. Hays Technology ha collaborato con Genius Within, un'impresa sociale che supporta candidati neurodiversi nelle aziende.

Secondo Jacqui Wallis, Direttore Commerciale di Genius Within, i seguenti tratti positivi sono associati ai lavoratori autistici: “Pensiero logico, forte capacità di impegnarsi e concentrarsi per lunghi periodi di tempo, capacità di assimilare e conservare informazioni specifiche, attenzione ai dettagli, affidabilità , dedizione e lealtà”.

Ma nonostante ciò, le neurominoranze sono gravemente sottorappresentate all’interno del mondo del lavoro. Un rapporto pubblicato nel 2021 nel Regno Unito ha dimostrato che solo il 22% delle persone autistiche possedeva un’occupazione retribuito.

E ci sono numerosi talenti inaspettati che potrebbero essere la risposta al divario di competenze digitali. Salesforce ha creato gruppi per la parità, come Outforce, a sostegno della comunità LGBTQ+, e Abilityforce, un luogo in cui professionisti con molteplici capacità, solo per citarne alcuni, aiutano le persone a portare se stesse sul posto di lavoro.

Poter contare su un pool di talenti più ampio in futuro significa avere un organico maggiormente diversificato ed inclusivo. I leader aziendali devono essere proattivi in merito al tema della diversità durante i loro processi di selezione e, se il budget lo consente, investire in programmi di mentoring e sensibilizzazione. Di recente abbiamo lanciato Hays Helps, un progetto che offre al nostro personale l'opportunità di prendersi un giorno libero per aiutare i gruppi sottorappresentati ad apprendere nuove skills lavorative.

Opportunità di cambiamento

Secondo il rapporto Salesforce e IDC, entro il 2022 il 65% del PIL globale sarà trainato da prodotti e servizi digitalizzati. Inoltre, Salesforce e la sua rete di partner e clienti creeranno 271.700 nuovi posti di lavoro nel solo Regno Unito entro il 2026. La sfida per colmare il divario di competenze digitali è ben chiara.

Tuttavia, come ho affermato quando ho parlato del fenomeno della Great Resignation, anche le sfide possono essere opportunità. Può essere l’occasione per riqualificare l'attuale organico aziendale, e ciò potrebbe non far rientrare i professionisti in quel 41% che pensa di lasciare il proprio lavoro.

Il divario di competenze digitali offre alle aziende l'opportunità di creare una forza-lavoro più diversificata, equa ed inclusiva ed è anche nostra responsabilità, in qualità di leader, dimostrare ai nostri dipendenti che un lavoro in ambito Tech può essere accessibile a tutti.

Il problema non sta scomparendo e, anche se ho tentato di delineare alcune soluzioni di Salesforce e di Hays, mi piacerebbe sapere come pensi che possiamo colmare il divario di competenze digitali. È possibile partecipare alla conversazione su LinkedIn, qui.

 

Autore: Alistair Cox - Chief Executive, Hays Group

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