Green skill in Italia: Trend e opportunità per la crescita sostenibile del tuo business

Le green skill includono conoscenze tecniche e trasversali per ridurre l’impatto ambientale e affrontare i cambiamenti climatici. L’aumento della richiesta di competenze green sta trasformando il mercato del lavoro e ridefinendo le priorità di talent acquisition e sviluppo dei talenti. Secondo il report Global Green Skills Report di LinkedIn Economic Graph, tra il 2021 e il 2025 le assunzioni di talenti green sono cresciute in media del 6,2% a livello globale e del 3,7% in Italia.
Definire e integrare le green skill nella pianificazione del personale non è più un’opzione, ma una strategia imprescindibile per garantire compliance, proteggere la reputazione aziendale, aumentare la competitività della propria realtà e attrarre i migliori talenti.
In questo articolo analizziamo i trend principali e le competenze chiave richieste in tre settori strategici, con spunti utili per chi si occupa di risorse umane e talent acquisition.
Le competenze chiave per guidare una transizione sostenibile
Le green skill sono sempre più centrali nel mercato del lavoro, poiché rappresentano le competenze, conoscenze e valori necessari per costruire una società sostenibile, a basse emissioni e attenta all’efficienza delle risorse. Secondo The Economist, tra le principali definizioni di green skill possiamo distinguere tre categorie:
- Soft skill come la creatività e la consapevolezza ambientale, fondamentali per affrontare sfide legate alla sostenibilità.
- Competenze cross-settoriali comuni a più settori, come la rendicontazione di sostenibilità o la valutazione dell’impatto ambientale.
- Competenze tecnico-settoriali legate all’uso di tecnologie verdi e processi innovativi, come l’installazione di pannelli solari o il green retrofitting.
Come riporta il Global Green Skills Report di LinkedIn, nel contesto italiano, i professionisti con competenze green sono aumentati del 3,5% nel 2025, mentre la domanda di assunzioni in ruoli green registra un lieve calo (-0,1%). Dopo un’accelerazione record nel 2024, quasi 1 assunzione su 5 riguarda posizioni legate alla sostenibilità e il 17,6% dei professionisti italiani possiede almeno una competenza in questo ambito. Anche quando un ruolo non è esplicitamente legato agli obiettivi di sostenibilità, i datori di lavoro possono ricercare professionisti con queste competenze per garantire efficienza, crescita e resilienza.
Trend globali e impatto sul mercato del lavoro
Le skill ambientali stanno diventando sempre più trasversali. Possono essere utilizzate in diverse funzioni aziendali: Supply Chain, IT, Marketing, Finance e HR, offrendo importanti vantaggi in termini di efficienza, cultura aziendale e trasparenza verso stakeholder e talenti.
Competenze e conoscenze in materia di sostenibilità ambientale si applicano ormai a una gamma sempre più ampia di processi decisionali e attività aziendali che vanno ben oltre i team dedicati. Questo cambiamento evidenzia come le competenze in materia di sostenibilità ambientale stiano diventando essenziali in diversi ruoli, non solo in quelli esplicitamente green.
Per le aziende, il cambiamento comporta una doppia sfida: attrarre nuovi talenti con competenze sostenibili e investire in upskilling e reskilling per preparare la forza lavoro esistente. Formare i dipendenti su temi come efficienza energetica, economia circolare e reporting ESG non è più un vantaggio competitivo, ma una condizione necessaria per il futuro del proprio business.
Aumentano le richieste di competenze green per diversi settori
Alcuni settori stanno registrando una crescita più marcata delle competenze green tra i propri lavoratori rispetto ad altri. In particolare, le industrie che mostrano il maggiore incremento nella concentrazione di talenti green sono: Energy, Manufacturing e Technology. Ciascuno di questi settori svolge un ruolo cruciale nella transizione climatica ed energetica, guidando l’adozione di pratiche sostenibili e l’innovazione per ridurre l’impatto ambientale.
Energy
Il settore Energy, che comprende la produzione di energia rinnovabile, è quello con la più alta concentrazione di talenti green: 3 lavoratori su 10 possiedono almeno una green skill. Tra le competenze più richieste spicca l’Energy Management: nel 2025, la percentuale di utenti LinkedIn che ha aggiunto questa skill al proprio profilo è cresciuta del 17,4% rispetto all’anno precedente.
Il comparto Utilities, che include la generazione di energia rinnovabile, presenta una delle più alte concentrazioni di talenti green a livello globale (29,6%). Tuttavia, il settore potrebbe faticare a tenere il passo con la crescente domanda di elettricità: nel 2025, oltre un’assunzione su tre nel settore ha riguardato ruoli green.
Le priorità per il settore sono chiare: produrre più energia rinnovabile, migliorare l’efficienza energetica lungo la rete e implementare tecnologie innovative per una gestione efficace dell’energia.
Come afferma Edoardo Testa, Manager della divisione Energy di Hays: «Nel settore stiamo assistendo a una forte evoluzione delle competenze richieste: dall’Energy Forecasting con l’ausilio dell’IA alla gestione di smart grid e comunità energetiche, fino alla cybersecurity per infrastrutture critiche e alla conoscenza delle normative e degli incentivi per ambiti in crescita come data center, agrivoltaico, biogas, biometano e battery storage. Le figure più ricercate saranno Digital Sustainability Manager, Energy Data Analyst, esperti in gestione dell’energia e Project Manager per data center sostenibili, con skill che spaziano dall’ESG alle strategie di decarbonizzazione, dalla digitalizzazione dei processi all’uso di IA e IoT per previsioni e monitoraggio, fino all’ottimizzazione energetica e contratti PPA per le rinnovabili.»
Manufacturing
Il settore manifatturiero svolge un ruolo cruciale nella transizione climatica ed energetica. Poiché include comparti difficili da decarbonizzare, i produttori stanno cercando di sviluppare soluzioni a basso consumo energetico.
Secondo Jacopo Doni, Senior Manager della divisione Engineering di Hays, nelle aziende del settore «cresce l’interesse verso profili con competenze legate alla sostenibilità: è fondamentale saper condurre analisi tecniche ed economiche dei progetti energetici per sviluppare soluzioni di efficienza. Questi professionisti devono dialogare con i direttori di stabilimento per individuare nuove strategie da applicare ai plant, possedere esperienza in progetti di finanza sostenibile, capacità di realizzare impianti fotovoltaici e ottenere certificazioni di settore per analisi e monitoraggio dei consumi.»
La spinta verso la circolarità (riuso, riciclo e riduzione degli sprechi) è tra i principali driver di crescita delle assunzioni green. Il settore conta già una concentrazione di talenti green superiore alla media (18,7%), con una crescita annua delle assunzioni sostenibili del +6,4%.
Le competenze più richieste includono ottimizzazione dei processi, efficienza operativa, gestione dei materiali e tecnologie per la produzione di soluzioni clean tech. Questa trasformazione non solo riduce l’impatto ambientale, ma genera benefici immediati e di lungo periodo: minori costi, innovazione dei modelli di business e nuove opportunità di mercato.
Technology, Information, and Media
Il settore Technology, Information, and Media registra la crescita media annua più elevata nella quota di assunzioni green dal 2021 al 2025. Il 14,7% delle persone assunte nel settore durante il 2025 ha delle competenze green: il settore sta riorganizzando la propria forza lavoro per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nell'era dell'intelligenza artificiale, che richiede un uso intensivo di risorse.
Il settore è al centro di due trasformazioni epocali: la transizione climatica ed energetica e l’avvento dell’intelligenza artificiale. Questa “doppia transizione” sta ridefinendo competenze e ruoli. Il 3,1% dei professionisti green nei Paesi G7 (escluso il Giappone) ha dichiarato di possedere almeno una competenza in AI Engineering (sviluppare, mantenere e implementare tecnologie di intelligenza artificiale).
Sappiamo che l’espansione dell’IA contribuisce all’aumento della domanda di elettricità: il consumo energetico dei data center cresce del 12% all’anno dal 2017 e potrebbe più che raddoppiare entro il 2030. Servono competenze green per gestire risorse idriche, ridurre sprechi di materiali e mitigare le emissioni nella supply chain dei data center. Tra le skill più richieste emergono efficienza energetica, smart grid, gestione delle risorse idriche, circularity per hardware e sustainable IT.
Per sfruttare appieno il potenziale dell’IA nella sostenibilità, sarà fondamentale che i professionisti combinino expertise green e competenze digitali, creando un ponte tra innovazione tecnologica e transizione ecologica. Ridurre le emissioni legate all’IA richiederà più di una trasformazione della forza lavoro tech: sarà necessario sviluppare su larga scala nuove competenze nel settore manifatturiero per produrre materiali più sostenibili che alimentino le supply chain tecnologiche.
Le aziende devono investire nella formazione sostenibile
Per accelerare la transizione verso un’economia sostenibile, in cui sempre più lavori contribuiscano all’azione per il clima e alla competitività economica, governi e imprese devono avere una visione chiara di come le green skill si applicano in diversi contesti.
Non possiamo aspettarci che i professionisti si facciano carico da soli dell’acquisizione delle green skill, soprattutto considerando i costi elevati legati al reskilling. Secondo un sondaggio globale effettuato da The Economist, solo il 55% dei leader aziendali sta implementando o pianificando programmi di formazione sulle competenze green per i propri dipendenti. Ancora meno, appena il 43%, collaborano con istituzioni educative per creare un pipeline di talenti orientata alla sostenibilità.
Per affrontare la transizione verso modelli di business più green, le aziende dovranno aumentare gli investimenti in reskilling e upskilling, garantendo ai talenti le competenze necessarie per supportare strategie a basse emissioni e processi più efficienti.
Come integrare le competenze green per far crescere il tuo business
Integrare le green skill nella strategia aziendale non è più una scelta, ma una leva competitiva per affrontare le sfide di mercato e garantire crescita sostenibile. Le realtà che investono in upskilling e reskilling, sviluppando competenze legate alla sostenibilità, saranno quelle in grado di attrarre i migliori talenti, rispettare le normative e innovare i propri processi.
Non aspettare che il cambiamento ti superi: definisci un piano concreto per formare la tua workforce e posizionare la tua azienda come leader nella transizione green. Contatta il nostro team per costruire insieme la strategia più efficace.

