4 motivi per cui non sei chiamato per un colloquio

4 motivi per cui non sei chiamato per un colloquio

 

La ricerca di un nuovo lavoro può essere a volte scoraggiante, specialmente quando ti sembra di star spendendo tutte le tue energie nel candidarti a diverse opportunità di lavoro, senza mai essere convocato per un colloquio. Stai certo, è una situazione in cui prima o poi si trova anche il professionista più determinato.

Di solito si inizia aggiornando il proprio CV e i profili online, sottolineando gli ultimi traguardi raggiunti, trascorrendo ore a cercare opportunità di lavoro e a candidarsi – ma il tuo telefono ancora non squilla. Ti sembra familiare questa situazione? Forse stai commettendo uno di questi errori:

1. Hai un approccio disorganizzato

Se inizi a candidarti ovunque per qualsiasi posizione che rispecchi almeno un minimo la tua esperienza lavorativa, senza fermarti a pensare a cosa realmente vorresti per la tua carriera, bene allora è normale che non riceverai alcuna telefonata. Fidati di me, un selezionatore riconosce un CV o una lettera di presentazione generica a un miglio di distanza.

Il processo di ricerca di un nuovo lavoro si deve focalizzare più sulla qualità che sulla quantità, perciò prenditi il tempo per leggere bene ogni annuncio di lavoro e candidati solo a quelli che davvero fanno al caso tuo. Prima di inviare il tuo CV, puoi anche pensare di adattarlo a seconda del ruolo in questione, eliminando informazioni non rilevanti o aggiungendo competenze specifiche per quel settore di mercato. Ricordati di modificare la descrizione della tua esperienza lavorativa: dovresti evidenziare competenze ed esperienze che siano più inerenti possibili all’opportunità di lavoro proposta.

2. La tua presenza sui social media ti danneggia

Non basta avere un profilo su Linkedin e aggiornarlo solo quando ti ricordi. I candidati più brillanti infatti utilizzano i social media al massimo del loro potenziale quando sono alla ricerca di un nuovo lavoro.

Ad esempio:
- Seguono le pagine delle aziende con cui vorrebbero lavorare, tenendo monitorate le offerte di lavoro
- Si tengono in contatto con il proprio network, postano e condividono contenuti, commentano news interessanti
- Entrano in contatto con i Recruiter (una volta aggiornate le proprie impostazioni sulla privacy) ed iniziano una conversazione
- Si assicurano che tutti i loro profili siano allineati in termini di cronologia delle esperienze professionali, delle competenze e degli obiettivi raggiunti
- Inseriscono link per mettere in evidenza il proprio lavoro

La mia collega Eliza ha illustrato in un suo recente articolo di non limitarsi a Linkedin. Lei sottolinea che: ”Puoi utilizzare Instagram per dimostrare le tue passioni per un determinato settore o azienda. Questo può includere la partecipazione a fiere di settore, eventi o gruppi di professionisti, visite a luoghi importanti, uffici o strutture. Anche su Twitter puoi dimostrare i tuoi interessi e le tue esperienze. Ad esempio, “twittando” circa un webinar che hai trovato interessante o su qualche notizia di mercato che ti appassiona.”. Ricordati di tenere ben separati profili personali e professionali, evitando di postare contenuti inopportuni che non vorresti fossero visualizzati da un Recruiter.

3. Ti stai nascondendo dietro la tastiera

I motori di ricerca e i social network professionali sono un buon punto di partenza per trovare opportunità di lavoro, ma ricorda sempre l’importanza degli incontri face-to-face, partendo dai tuoi amici o conoscenti più stretti. Uno di loro potrebbe darti qualche buon consiglio o suggerimento? Offri loro un caffè ed iniziate a parlarne.

Iscriviti ad eventi di settore gratuiti. Spesso sono organizzati al mattino presto o la sera, così sarà più facile parteciparvi se attualmente hai un lavoro. I Recruiter di solito possiedono un forte network di clienti e colleghi, per cui parlando con uno di loro potresti arrivare a più persone. Durante il meeting face-to-face, un selezionatore potrebbe farsi una idea migliore sul tuo profilo personale e professionale, sulle tue aspettative e sul tipo di lavoro che potrebbe essere più adatto per te.

4. Hai la sindrome burnout

Come ho detto all’inizio, la ricerca di un lavoro può essere stressante, specialmente se i tuoi sforzi non portano frutti. Questo potrebbe spronarti ad inviare un numero ancora più alto di candidature, che servirebbe solo a farti sentire ancora più scoraggiato, un sentimento che si rispecchierà nella qualità dei CV che manderai.

Perciò, inizia ad adottare un approccio più organizzato, ritagliati dei momenti nell’arco della giornata in cui ti senti più sveglio, magari nel weekend o ad inizio settimana. Prendi delle pause, incontra i tuoi amici, dedicati ai tuoi interessi – fai qualcosa che ti aiuti a rilassarti in modo da riprendere la tua ricerca di lavoro in modo sereno e positivo.

Per concludere, lavora bene e non tanto. Utilizza al meglio il tuo tempo e invia candidature ben strutturate e personalizzate, aumenta la tua presenza sui social media e costruisci solide relazioni con le persone giuste. La ricerca di un nuovo lavoro a volte può sembrare difficile, specie se non si hanno risultati immediati, ma con questi accorgimenti le possibilità che il telefono suoni aumenteranno.

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